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Tutto inizia con una band chiamata “The Stalkers” nella quale militano il chitarrista Mick Box e il cantante David Byron. Quando il gruppo si scioglie i due fondano gli “Spice”, ai quale si unisce presto anche il bassista Paul Newton, e successivamente anche il batterista Alex Napier. La fama degli Spice aumenta, e una sera ad un loro spettacolo c’è anche il produttore musicale Gerry Bron, che li invita ad alcune sessioni in studio. Bron suggerisce ai quattro di ingaggiare un tastierista, e la scelta finale cade, su consiglio di Newton che lo conosceva dai tempi dei “The Gods”, su Ken Hensley. A questo punto il nome alla band viene mutato in Uriah Heep, nome suggerito da Bron (che diventerà il loro manager) e preso in prestito dal personaggio presente nel romanzo di Charles Dickens David Copperfield. Nel 1970 esce il primo disco, chiamato “Very ‘eavy…Very ‘umble”, prodotto dallo stesso Bron. Alla batteria si avvicendano prima Nigel Olsson (poi batterista con Elton John, che in più era un carissimo amico di David Byron), e poi Alex Napier. L’album non incontra un’accoglienza favorevole, tanto che la giornalista Melissa Mills afferma dalle colonne di Rolling Stone: “Se questo gruppo ce la farà io dovrò suicidarmi…” Nel 1971, dopo l’ingresso in formazione del batterista Keith Baker, viene pubblicato “Salisbury”, un’opera rock monumentale. Questo soprattutto per la suite omonima di sedici minuti, che viene suonata insieme a un’orchestra di 24 elementi, e che conclude grandiosamente il disco. Da notare anche Bird of Prey, sicuramente progenitrice di tutto un genere che dalla fine degli anni ottanta verrà definito come epic metal. Dopo l’uscita di Salisbury, gli Uriah Heep partono per il loro primo tour negli Stati Uniti con il nuovo batterista, Ian Clarke, e al ritorno Bron fonda la “Bronze Record”. A questo punto la band va in studio a registrare il terzo disco, “Look At Yourself” qui il suono della band diventa sempre più pesante (Look at Yourself, Shadows of Grief) e in certi casi anche “sporco” (Tears in My Eyes, Love Machine), ma nel disco sono presenti anche tracce come July Morning (con un assolo di moog di Manfred Mann) e What Should Be Done, interessante esempio del loro lato più soft. In questi anni gli Uriah Heep sono guidati dal multi-strumentista Ken Hensley, che oltre a suonare organo, pianoforte, moog e cantare, si offre come seconda chitarra (principalmente slide) per molte canzoni di impatto più violento. Nel 1972 esce quello che viene definito da molti il capolavoro degli Uriah, “Demons & Wizards”, album nel quale non troviamo più né Paul Newton né Ian Clarke che sono stati rimpiazzati dall’ex-bassista di Keef Hartley, Gary Thaoin, e dal batterista Lee Kerslake. La band trova così la sua formazione più classica, con cui registrerà anche “The Magician’s Birthday” nel 1972, “Uriah Heep Live” e “Sweet Freedom” nel 1973, e infine Wonderworld nel 1974. Tutti questi album avranno dei riconoscimenti internazionali, e faranno crescere la fama del gruppo. Nel 1975 Thain verrà però escluso dal gruppo in favore di John Wetton (già dei Family e dei King Crimson tra gli altri) a causa di problemi con l’eroina, di cui Gary abusava continuamente, e che lo portò alla morte lo stesso anno. Con questa nuova formazione il gruppo registrò nel 1975 l’album successivo, “Return To Fantasy”, che avrà anch’esso un buon riscontro di critica e pubblico. Con il successo però aumentano i contrasti tra i membri della band, e i problemi con l’alcol di Byron non aiutano certo la situazione. Così il cantante è costretto a lasciare il gruppo nell’estate del 1976, dopo il tour successivo alla pubblicazione di “High And Mighty”. Anche Wetton abbandona il gruppo, e viene sostituito da Trevor Bolder. Come cantante viene assunto invece, su consiglio di Roger Glover che vi aveva lavorato insieme, John Lawton. Con la nuova formazione esce nel 1977 “Firefly”, album diverso dai precedenti, seguito nello stesso anno da “Innocent Victim”, e l’anno successivo “Fallen Angel”, tutti con la medesima formazione. Nel frattempo però nascono altri malumori, e quando nel 1979 gli Uriah Heep entrarono in studio per l’album successivo, Lawton e Kerslake abbandonano il gruppo. Vengono sostituiti rispettivamente da John Sloman e dal futuro AC/DC Chris Slade. Nel 1980 esce quindi Conquest, che però non entusiasma. Questa volta però, dopo il tour è Hensley ad abbandonare gli Heep. Inizialmente si prosegue con l’ingresso in formazione del tastierista canadese Gregg Dechert, ma quando all’inizio del 1981 anche Sloman lascia il gruppo, Box opta per la rifondazione. Sceglie di riconfermare Bolder per il ruolo di bassista, mentre per il cantante decide di ripuntare su Byron. Però Byron rifiuta, e così Bolder decide di accettare l’offerta dei “Wishbone Ash”. Rimasto solo, Box si mette alla ricerca di musicisti: riesce a convincere Lee Kerslake a rientrare nella band, mentre come bassista viene ingaggiato l’australiano ed ex-Rainbow Bob Daisley, che insieme a Kerslake aveva appena finito la collaborazione con Ozzy Osbourne. La rifondazione si conclude con gli innesti di John Sinclair come tastierista, e dell’ex-Trapeze Peter Goalby come cantante. I cinque cominciano subito a lavorare per il nuovo album, e quando nel 1982 “Abominog” esce sul mercato viene accolto decisamente molto meglio di come erano stati accolti gli ultimi album della band. Anche il successivo “Head First” uscito nel 1983, segue la stessa sorte. Con la sola defezione di Daisley, per altro sostituito dal rientrante Trevor Bolder, la band pubblica due anni più tardi “Equator”, che raccoglie i medesimi successi di critica dei suoi due predecessori. Nonostante questo, Goalby e Sinclair lasciano il gruppo nel 1985. Il posto di quest’ultimo viene preso da Phil Lanzon, mentre come cantante viene in un primo momento assunto Steff Fontaine, ma dopo soli pochi mesi Fontaine viene sostituito dal canadese Bernie Shaw. Questa volta, la scelta del cantante si rivela azzeccata e assicura alla band la stabilità che mancava dall’addio di Byron. La voce di Shaw non è certo quella dell’inimitabile protagonista dei primi dischi ma questo non impedisce al gruppo di trovare finalmente un degno sostituto capace di dare nuova vitalità ai lavori in studio e in grado di affrontare i vecchi successi della band senza sfigurare. Le caratteristiche vocali di Shaw sono decisamente più rock e la svolta verso un suono più duro si evince sin dal primo lavoro che mette insieme brani melodici a canzoni veloci e molto ritmate. Nel 1988 viene pubblicato Il primo disco dalla nuova formazione, “Live In Moscow”, mentre il debutto in studio avviene l’anno successivo con “Raging Silence”, seguito nel 1991 da “Different World”, “Sea Of Light” nel 1995, e infine “Sonic Origami” nel 1998, ma la band è più attiva dal vivo che non in studio. Tra questi lavori, il più riuscito è sicuramente l’album del 1995. Purtroppo il 2007 segna l’abbandono di Kerslake a causa di problemi di salute. Il batterista viene sostituito da Russell Gilbrook, e nel 2008, dopo dieci anni dall’ultimo album in studio, il gruppo pubblica “Wake The Sleeper”. Dopo una compilation di classici registrati nel 2009 dalla nuova formazione in occasione del quarantesimo anniversario della band e che prende il nome di “Celebration”, il 2011 vede la realizzazione del potente “Into The Wild” cui fa seguito l’ennesimo tour con tappa in Italia il 16 ottobre. Nel gennaio del 2013 il bassista Trevor Bolder annuncia alla stampa di avere il cancro al pancreas e di doversi sottoporre a un intervento chirurgico che lo avrebbe costretto ad abbandonare il palco per qualche tempo. Purtroppo il 21 maggio del 2013 il bassista perde la propria battaglia contro il cancro che lo porta via all’età di 62 anni. L’attività della Band continua attualmente con al basso Davey Rimmer. Il 6 giugno 2014 presentano il nuovo disco “The Outsider”, che li porta in tournée per tutta l’Europa. Il 2 agosto hanno suonato al Baloma Bikers di Cercemaggiore per l’unica tappa italiana.

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