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BIO

I Cult of Luna sono un gruppo musicale progressive doom/post-metal formatosi a Umeå in Svezia. Il gruppo si formò grazie ad alcuni ex membri degli Eclipse nel 1999, prendendo le basi da band come i Katatonia i Meshuggah e i Candlemass. Riuscirono lentamente a guadagnarsi l’apprezzamento di critica e pubblico, grazie anche ai loro primi lavori Cult of Luna (2001) e The Beyond (2003). Fu però con Salvation che i Cult of Luna riuscirono finalmente e definitivamente ad emergere dalla scena underground; proponendo un sound aggressivo e doom ma che tagliava i ponti con le classiche sonorità del passato e si apriva a sperimentazioni e nuove scoperte musicali. I fan e la reputazione del gruppo crebbero molto anche grazie al successivo lavoro Somewhere Along the Highway (2006). Nell’agosto dello stesso anno realizzarono il remake di “Marching to the Heartbeats” tratto dall’ultimo LP e reintitolato “Heartbeats”. Il remake fu pubblicato unicamente in rete, attraverso la comunity MySpace. La band, dai primordi orientati verso il doom metal classico, si è via via distaccata dalle origini per approdare a nuove sonorità e sperimentazioni. L’utilizzo di suoni orchestrali e basi di tastiera si è fatto sempre più pregnante tanto da far diventare i “Cult of Luna”, insieme agli Isis, dei precursori della scena alternative/doom metal moderna. I brani sono spesso lenti, lunghi e ripetitivi; le sezioni più tipicamente metal sono portate avanti da chitarre distorte e intervallate da suoni orchestrali e melodie post-rock. Stravolgendo parzialmente le classiche strutture dei brani, la band preferisce strutturare i suoi lavori in una sorta di “divenire musicale” rendendo ancora più pregnante l’impressione della progressività dei pezzi. Alcune delle tematiche ricorrenti nei testi dei Cult of Luna sono legate alla propaganda politica ed ai pericoli della globalizzazione; spaziando, però, anche verso i diritti degli animali e della natura. Forse, proprio in virtù di questa profonda vena animalista e naturista, 3/4 dei componenti del gruppo sono vegetariani. Somewhere Along the Highway si è, però, parzialmente allontanato da queste tematiche di fondo, orientandosi e focalizzandosi sull’uomo e sulla solitudine.

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