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BIO

Uno degli artisti più controversi degli anni ’90, Brian Warner (nome d’arte Marilyn Manson), è nato il 5 gennaio 1969 in una piccola città dell’Ohio, dove trascorre una tipica infanzia americana (raccontata come un romanzo nel libro “La lunga strada dall’inferno”). Dopo aver svolto l’attività del critico musicale in Florida, Brian Warner incontra il chitarrista Scott Mitchell alias Daisy Berkowitz. Con lui, nel 1989 forma i Marilyn Manson (nome ricavato unendo la diva Marilyn Monroe e il leader della setta di Charles Manson). Nel 1993 Trent Reznor dei Nine Inch Nails si accorge dei loro concerti rigorosamente estremi e sopra le righe, e li ingaggia nella sua etichetta Nothing Records. Nel 1994 accadono due eventi importanti: esce il primo album “Portrait Of An American Family” ed arriva il nuovo bassista “Twiggy” Ramirez. Come special guest del tour dei Nine Inch Nails, Brian/Marilyn comincia a far parlare di sé. Il 1996 è l’anno della svolta: esce “The Antichrist Superstar”, l’album che lo porta nell’Olimpo delle rockstar e dello scandalo pubblico. Ispirandosi agli effetti scenici di Alice Cooper e Kiss, Manson costruisce un personaggio che possa autenticamente disgustare i genitori di tutto il mondo, facendosi proclamare reverendo dalla chiesa satanista, esaltando ogni tipo di droga e perversione sessuale, facendo a pezzi bibbie sul palco, provocandosi ferite durante i concerti ed ostentando le chiappe al pubblico. Solo negli Stati Uniti, tre album della band hanno conquistato il disco di platino, altri tre il disco d’oro e la band ha visto il debutto di sei dei suoi album in top ten, di cui due direttamente al primo posto. Nel frattempo Berkowitz lascia la band, sostituito da tale Zim Zum: anche lui durerà poco: nel 1998, esce “Mechanical Animals”, che vede l’arrivo di John “John 5” Lowery. Il disco è un tentativo, non privo di interesse, di lasciare il metal per il glam-rock. Ma anche in questo caso, di Manson si parla più nelle sezioni “gossip” che nella critica musicale. Lui del resto non si tira indietro: si veste da pontefice, si propone con due seni finti, ha una serie di battibecchi con la compagna di tour e casa discografica Courtney Love – che se ne andrà a metà tournée. Nel 1999 la strage nel liceo di Columbine, in Colorado, è il pretesto per imbastire un processo a Manson come profeta di una gioventù americana degenerata. Lui, indignato, si appella alla libertà di espressione artistica – e suggerisce ai benpensanti americani di cercare altrove le radici dei problemi del paese. A fine anno esce “The Last Tour On Earth”, dal vivo, e alla fine del 2000 il nuovo album “Holy Wood (In The Shadow Of The Valley Of Death) – inizialmente sembrava dovesse trattarsi di un film, invece è un concept-album che ancora una volta irrita la Chiesa Cattolica anche a causa della copertina, che lo ritrae crocifisso ed in decomposizione. La controversa vicenda del Colorado viene riportata alla ribalta dal film di Michael Moore “Bowling a Columbine”, dove Manson compare e ha modo di esporre le proprie opinioni. Nel 2003 esce “The Golden Age Of Grotesque”. Nella primavera del 2007, il reverendo Manson, dopo aver rotto il suo matrimonio con Dita Von Teese, ritorna a pieno titolo sulle scene musicali con il nuovo album di inediti “Eat Me, Drink Me”. Nel 2009 è la volta di “The High End Of Low”, che vede Manson riunirsi con “Twiggy” Ramirez. ll disco, che ha debuttato al numero 19 nella chart britannica, a livello critico viene accolto piuttosto positivamente. Ad esempio, la rivista statunitense Spin lo giudica con un “4 su 5”, la BBC ne parla bene ed il pubblico apprezza di buon grado. Marilyn Manson torna di prepotenza sulle scene fra tour e dischi: infatti nel 2012 e 2015 escono rispettivamente “Born Villain” e “The Pale Emperor”. Seguono tour mondiali di grande successo. Nel 2017, Marilyn Manson pubblicherà il nuovo album….

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