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BIO

Gli Eugenio in Via di Gioia sono una band che ha al centro la musica e la vita tutto intorno. Rappresentano un unicum nel panorama italiano per la loro capacità di unire canzoni, attivismo, riflessioni critiche e azioni concrete su ambiente e società, oltre a performance live sia in tournée sold out che nelle strade.

Capaci di sferrare invettive sferzanti e salaci contro lo status quo coinvolgendo attivamente il pubblico, esattamente come dei jester medievali. La tradizione giullaresca, che in Italia ha avuto il suo ultimo e più importante epigono nel premio Nobel Dario Fo, si occupa infatti di informare e sollecitare il popolo, affrontando con critica e ironia uniche argomenti politici, sociali, etici spinosi.
Per gli Eugenio in Via Di Gioia l’idea è che l’arte debba confortare il disturbato e disturbare il comodo – per usare le parole di Banksy – e che sia proprio la piazza a offrire la prospettiva migliore per coinvolgere le persone a essere parte attiva nella risoluzione delle grandi sfide del nostro tempo.
L’approccio del busking, ossia dell’arte di strada, è fondamentale negli inizi del gruppo e ne intesse l’opera anche negli anni successivi.

Nel 2013 gli Eugenio in Via Di Gioia cominciano a suonare per le strade di Torino, subito si aggiudicano il Premio della Critica al Premio Buscaglione e nell’anno successivo debuttano con l’album Lorenzo Federici, fanno della festa un viatico per la consapevolezza: la loro capacità di coinvolgere il pubblico permette di sensibilizzare su contenuti complessi e profondi altrimenti non trasmissibili, spronando a una vita attiva, felice e rispettosa del pianeta e dell’umanità.

Tratto distintivo degli EIVDG diventa quindi una critica serrata e al contempo ironica alla società dei consumi, compiuta con una prospettiva generazionale inedita, capace di mettere in luce le storture della contemporaneità e la necessità di una riscoperta della natura e delle relazioni umane. Il loro fine non è mai meramente distruttivo, ma sempre edificante, entusiasmante e coinvolgente: anche nelle riflessioni più dure e profonde è presente una spinta a vivere intensamente.

Il loro è un cantautorato pop che unisce spunti riflessivi, satirici e critici con toni che riescono nell’impresa di essere al contempo scanzonati e malinconici: è il caso anche di Giovani Illuminati, primo singolo estratto dal loro secondo album uscito nel 2017, Tutti su per terra, che è entrato subito a far parte della classifica Viral Top 50 Italia di Spotify.

Nell’autunno 2018 esce Altrove, il primo 45 giri degli Eugenio in Via Di Gioia, che contiene Altrove (brano che nel 2022 su Spotify ha superato i 12 milioni di ascolti e ha conquistato il Disco d’Oro) e Il tuo amico, il tuo nemico, tu.

Il loro terzo disco, Natura Viva, uscito il primo marzo 2019 è accompagnato da due tour, uno primaverile e uno estivo, che li ha portati a inanellare sold out lungo tutta la penisola.

Gli EIVDG hanno calcato negli anni i palcoscenici più importanti d’Italia: con Tsunami, brano co-prodotto con Dardust, sono saliti sul palco dell’Ariston per il Festival di Sanremo 2020 nella sezione Nuove Proposte, dove si sono aggiudicati il premio della critica “Mia Martini” 2020. Lo stesso anno sono stati tra i protagonisti di HEROES sul palco dell’Arena di Verona.

La loro capacità di raccontare in chiave ironica, puntuale e sagace il contemporaneo raggiunge uno degli apici in occasione dell’annuncio di Torino come location dell’EUROVISION 2022, quando scrivono EUROVISION IN TURIN, brano subito diventato un caso mediatico in quanto la band, grazie a questa canzone, influenza Chiara Ferragni, portandola a visitare il rinomato
Museo come da ritornello: “Please Ferragni come to visit Musei Egizi / ‘cause we want to be famous like Uffizi”.

Il 6 Aprile 2022 fanno uscire Terra, la loro prima canzone d’amore, che anticipa il nuovo album Amore e Rivoluzione in cui troviamo brani con la partecipazione di Francesca Michielin, Elio, Duffy, il Piccolo Coro dell’Antoniano. Si tratta di un invito alla rivoluzione dell’amore, dei grandi sentimenti, della vitalità su cui incardinare le proprie esistenze, e all’amore della rivoluzione, intesa come atto vitale di sovversione delle mediocrità e delle banalità che intessono il nostro tempo.

Gli EIVDG si sono rivelati capaci di calcare qualsiasi palco entusiasmando il pubblico, ma la loro portata non si è esaurita nel registrare album e suonare nei più vari palcoscenici d’Italia. Al contrario la loro poliedricità ha assunto i contorni di un vero e proprio movimento culturale. Ne sono riprova vari gesti simbolici e concreti compiuti durante gli ultimi anni: l’incredibile live on the road improvvisato nel 2018 per i viaggiatori del treno Italo sulla tratta Torino-Roma, in ritardo di oltre 6 ore, che si è guadagnato le prime pagine dei media nazionali per aver trasformato una disavventura collettiva in un’esperienza felice; il “raduno digitale” Lettera al Prossimo, che è stato un seguitissimo social forum in cui ogni persona ha potuto informarsi su tematiche legate all’ecosostenibilità e partecipare attivamente nello scambio di idee e progetti green; quanto accaduto il 14 giugno 2021, quando gli EIVDG hanno piantato gli abeti nella foresta di Paneveggio distrutta dalla tempesta Vaia del 2018 in collaborazione con amici, fan, influencer e collaboratori.
O, infine, quel che è avvenuto nella notte finora più memorabile: quella tra il 28 e il 29 marzo 2022, in cui gli Eugenio in Via Di Gioia si trovarono in Piazza San Carlo a Torino insieme a 150 ragazzi e ragazze, 4000 gessetti e 3000 metri di scotch di carta, per scrivere per terra la più grande dichiarazione d’amore verso il Pianeta Terra: TI AMO ANCORA. Ogni lettera era alta 15 metri e larga 14, per un totale di 3500 metri quadrati di superficie ricoperta. La notizia divenne virale e venne ripresa dai più importanti media nazionali.

Gli EIVDG rappresentano quindi il prototipo della factory del presente per eccellenza, grazie al loro talento nell’unire musica, arte, teatro, formazione nelle scuole, busking, progetti crossmediali, stimolando sempre all’azione, all’impegno civico e all’amore.
In una parola, alla Vita.

Biografia a cura di Tlon, progetto di divulgazione culturale fondato da Andrea Colamedici e Maura Gancitano, filosofi e scrittori.

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